Sab. 9 Aprile 2005 : Marco Passarani


Marco Passarani lo abbiamo intervistato telefonicamente sabato 9 Aprile per parlarci un po' del suo interessantissimo album Sullen Look, edito dalla Peacefrog, ma anche delle altre curiosita' che lo contraddistinguono, i suoi trascorsi nel panorama elettronico italiano e le novita' piu' importanti

Ciao Marco, dunque la Peacefrog ha stampato proprio in questi giorni il tuo secondo album, giusto?

Ciao Nino. Si diciamo il secondo album anche se potrebbe essere considerato a tutti gli effetti il quarto. In precedenza ce ne furono 3: uno ufficiale, in quanto era su Nature, 6 Katun, poi un altro su Ant-zen anche se aveva una linea un po' diversa e poi su Generator, che anche se non usci' in cd era comunque un doppio vinile a 12 tracce....

Insomma dopo questa dovuta precisazione siamo alquanto curiosi di sapere come e' nato il rapporto con la Peacefrog...

Sai, mi occupo generalmente di produzione, da qualche anno infatti do' vita ad una collective di etichette che si chiama Final Frontier, dentro la quale c'e' Nature, Pigna, Plasmek e Final Frontier. Essendo produttore di te stesso e degli altri spesso vuoi cercare di essere un po' fuori dal gioco, per non squilibrare troppo la propria etichetta nella propria direzione e cercare di fare un'etichetta che non sia rappresentante solo del mio suono ma un po' delle persone con le quali ho scelto di collaborare. Quindi avevo delle tracce in piu' e avevo pensato di provare nuovamente a lavorare con un'etichetta straniera, un po' anche per ricevere quegli stimoli che spesso sono io a dare agli altri, stimoli positivi o negativi a seconda dei casi. Volevo rimettermi in discussione e pensavo che Peacefrog era l'occasione giusta. Tra l'altro la Peacefrog e' una etichetta che stimo moltissimo ed apprezzo, ho voluto provare con loro e le cose devo dire sono andate bene.

La collaborazione con la Peacefrog e' iniziata proprio con il singolo I'll House You che ha riscosso un ottimo successo tra gli addetti e non

Si penso riscosse un ottimo successo anche perche' era un disco ad edizione limitata ed e' divenuto raro gia' dal momento in cui usci'. La collaborazione e' proseguita ed e' sfociata in un album che credo rappresenti l'inizio di un rapporto che durera' almeno un paio di anni.

Il nuovo album che si chiama Sullen Look e' in uscita questi giorni, ma poco prima e' uscito un 12" molto bello dal titolo Fade Up, dove c'e' una splendida cover di Criticize interpretata da un cantante 'misterioso': Orlando Occhio... so che ci sono alcune curiosita' sulla creazione di questa traccia, puoi parlarcene...

Si il personaggio misterioso e' un norvegese che nella sua veste romana si e' ribattezzato appunto Orlando Occhio. A parte gli scherzi... comunque non e' un segreto ma semplicemente si tratta di Erlend Oye dei Kings Of Convenience che ha appunto partecipato al mio disco. Lui e' un frequentatore abituale del nostro studio e aveva gia' collaborato con i Jolly Music nel suo album solista e allo stesso tempo lui aveva cantato un brano dei Jolly Music sull'album fantasma dei Jolly Music stessi, album fantasma perche' non e' mai uscito a causa dei problemi che creo' la Sony. Riguardo Criticize avvenne un po' per gioco, Erlend era ospite nel nostro studio e mentre stavamo ascoltando un po' di musica parti' la versione di Criticize che avevo fatto e la quale usavo per suonarla nelle serate. Lui rimase entusiasta dicendomi perche' non la fai uscire? Al che gli dico che non si puo' fare perche' c'e' la voce di Alexander O'Neal e bisogna quindi chiedere l'autorizzazione, cosa pressoche' impossibile. Allora lui mi risponde dicendo: va bene se e' cosi la ricanto io. Io all'inizio ho un po' riso perche' ho pensato subito alla differenza della sua voce con quella di O'Neal, invece tempo 10 secondi l'ha re-interpretata in maniera perfetta. Insomma il tutto e' nato cosi per gioco, diciamo che stavamo cazzeggiando...

Ho notato che in Sullen Look hai recuperato degli stili compositivi a te molto cari come ad esempio l'electro, il funk, l'idm, l'hip-hop, ecc cosi come anche le battute piu' spezzate che ultimamente hai messo in secondo piano per esprimere al meglio un sound dancefloor. Correggimi se sbaglio..

Si sicuramente negli ulimi tempi si erano messe da parte tutte quelle cose un po' piu' complesse e complicate, non solo da parte mia ma anche da parte degli altri presenti in Final Frontier. Era nata l'esigenza di trovare un livello comunicativo piu' diretto e cercare di abbandonare certe forme che stavano diventando un po' troppo puramente estetiche. Queste forme piu' complesse ed astratte sono molto legate al software e ultimamente stavano caratterizzando un po' troppo il suono di questo tipo di produzioni portandole tutte dalla stessa parte e rendendole cosi un po' sterili. E allora ci siamo detti proviamo a fare un passetto indietro e cerchiamo di ritrovare un po' le radici. Tra l'altro nell'album Sullen Look proseguo questo discorso accennando un po' a tutto ma sempre in maniera diretta, semplice. E' un disco che definisco sentimentale, non a caso anche il titolo, che significa sguardo corrucciato, rappresenta degli stati d'animo che ho attraversato in questi ultimi tempi. Avevo necessita' di esprimere queste sensazioni attraverso i miei mezzi, cioe' la musica, senza perdermi troppo nelle forme ma piu' che altro cercando di dare dei messaggi. Ad esempio un brano celebra determinate cose, in altri ci sono dei miei lamenti e... insomma e' un po' quello che sono io.

Parlaci ora invece dell'attivita' legata alla distribuzione della Final Frontier e delle etichette sorelle...

Si, sono 4. Prima di tutte c'e' la Nature che e' un po' la madre delle etichette attuali, poi c'e' la Plasmek che in questo momento e' in attesa di nuovi sviluppi, di nuove idee e stimoli per fare un discorso innovativo che ha sempre contraddistinto le sue produzioni. A seguire c'e' la Pigna, nata come sotto etichetta della Nature e che consideriamo come il nostro oggettino da dj, proprio il disco da valigetta che ci facciamo su misura, sia io che Francesco che Mario, per quello che ci piace suonare a noi in serata. Per finire c'e' la Final Frontier, nata in collaborazione con Mike degli Underground Resistance. Anche se la musica che esce in quest'ultima label e' nostra, la produzione e distribuzione avviene tramite la Submerge di Detroit.

Ci hai dato cosi un quadro generale di tutte le etichette, vorrei chiederti pero', sapendo che e' difficile prevederlo, se pensi che nel futuro manterranno lo stesso stile attuale oppure si contamineranno o seguiranno altri stili musicali?

Guarda la Nature attualmente e' apertissima. Su Nature infatti puoi beccare una produzione piu' italo-disco come quelle di Francisco come puoi beccare una electro alla Drexciya, come puo' essere quella di Dynarec. E' un'etichetta generica quindi su essa facciamo le cose che ci piacciono. Pigna invece e' un concept e proseguiremo su quella strada, magari la soluzione stilistica potrebbe cambiare, pero' di fatto rimane un'etichetta il cui scopo e' quello di far ballare. Final Frontier sara' sempre un riassunto un po' di quello che succede.

Avra' comunque una linea molto Detroit?...

Si sicuramente ci sara' questa vena. Penso che saranno cose che vengono dal cuore, non tanto soul in quanto sonorita' ma come spirito. In alcuni casi potrebbero essere cose molto dure che esprimono rabbia in altri casi cose piu' morbide che esprimono malinconia, ad esempio...

Oltre che come producer sei molto apprezzato come remixer. Recentemente sei stato chiamato per remixare una traccia di Booka Shade, ma anche Happy Violentine di Miss Kittin e Kick Out The Chairs dei Munk. Parlacene..

Sai, quando uno fa il dj e fa produzioni, e' una cosa normale. Quando si suona spesso in giro e le proprie produzioni vanno nelle mani di altri dj succede che sei piu' visibile e nascono poi queste collaborazioni che devo dire sono sempre divertenti. Per me poi e' una sfida, soprattutto quando non sono un amante del brano che devo remixare, e trovo piu' gusto infatti nel metterci le mani per dargli cosi un altro colore.

Forte della tua esperienza ormai piu' che decennale nella musica...



www.finalfrontier.it