Sab. 26 Novembre 2005 Intervista ad Alex Smoke


Durante il breve tour italiano che Alex Smoke ha tenuto nell'autunno di quest'anno lo abbiamo 'catturato' via telefono per una piccola intervista...










Oggi siamo lieti di ospitare in Altroverso Alex Smoke, un giovane produttore di Glasgow molto innovativo, che ha creato uno stile unico mixando le sonorita' tipiche della musica elettronica continentale con un'infinita' di suoni che spaziano dall'electro al dub al pop sperimentale. Nel 2005 approda alla Soma Records dove pubblica il suo primo album Incommunicado. Ciao Alex, ti chiediamo subito come sei arrivato al mondo della musica elettronica e come mai questo nick name?

Sono sempre stato appassionato di musica elettronica e ho iniziato ad occuparmene appena ho avuto il primo computer, per il nome, in realta', proviene dal nulla, mi piacciono i nomi e soprattutto i nomi semplici.

Alex vivi e lavori a Glasgow che, notoriamente e' una citta' dove e' dominante una realta' techno, tra cui l'etichetta Soma Rec. che e' appunto dedita al sound techno. Invece il tuo primo album e' molto orientato alla musica continentale con molte sfumature melodiche. Tutto cio' e' frutto del tuo stile unico oppure la realta' di Glasgow sta cambiando?

In effetti non c'entro molto con Glasgow, e' piu' frutto del mio stile ed e' il risultato di quello che ascolto, cioe' un mix di tutto e di molte sonorita' melodiche. In un certo senso sto portando le sonorita' continentali, soprattutto tedesche, nella mia citta'.

Ho notato che c'e' un rinascimento di arrangiamenti sofisticati e un uso di vocalizzazioni, come se fosse un nuovo tipo di house che sta provocando dei cambiamenti nella scena dell'elettronica minimale, secondo te e' il segno della percezione nuova del computer come strumento musicale oppure e'una reazione alla dominazione tecnologica nella nostra vita quotidiana?

In realta' l'uso che faccio io di suoni piu' classici e di cori e sonorita' melodiche derivano da quello che e' la mia formazione classica, e dall'ascolto piu' classico.

Quindi possiamo dire che usi il computer come fosse uno strumento?

in effetti uso il computer come un mezzo per fare le cose, in modo molto pratico.

Parlaci del tuo album Incommunicado e lo stile che ti ha influenzato o la musica che ha avuto piu' risonanza nella produzione...

Incommunicado e' il frutto di un anno di lavoro ed era pronto gia' nel 2004, contiene quindi anche brani piu' vecchi fino a cose recentissime, per il 2004. E' sicuramente un album che e' stato influenzato da ascolti personali quali: Boards Of Canada, Luciano, Villalobos, Warp, fino ad arrivare a Misch Masch.

Ascoltando Incommunicado e' piu' evidente l'influenza della minimale tedesca, mi chiedevo pero' quale fosse l'altra faccia della medaglia, ovvero quale fosse il tuo apporto come background scozzese, quale fosse il tuo imprinting personale.

Non saprei dirti precisamente, non potrei parlare per la Scozia, posso dirti pero' che sicuramente a Glasgow ha dominato l'influenza della musica di Detroit, Carl Craig e Derrick May ad esempio.

Dunque Alex, questa e' la prima volta che vieni in Italia, qual'e' la tua prima impressione?

E' molto bello essere in Italia, e' la prima volta, oggi sono anche andato a Firenze e insomma sono molto contento.

Quali sono i tuoi prossimi programmi futuri?

Dopo il tour penso di fermarmi, sto preparando il secondo disco che uscira' a Marzo, ma nel frattempo vorrei anche rilassarmi, con la mia famiglia con i miei amici, per un po' e poi ricominciare a lavorare.

Ok grazie ancora Alex e ti aspettiamo qui a Roma quando verrai.

Ok grazie a te ciao.